Quali sono i disturbi d’ansia che può trattare la terapia cognitivo comportamentale?

La terapia cognitivo comportamentale (CBT) è considerata un trattamento basato sull’evidenza scientifica e si è rivelata come la più efficace nel trattamento di diversi tipi di sintomatologie e disturbi d’ansia.

In effetti, la terapia cognitivo comportamentale per l’ansia – CBT è ampiamente riconosciuta come il “gold standard” nei trattamenti dell’ansia, poiché nessun’altra terapia ha così tante ricerche a sostegno della sua efficacia.

La CBT è efficace nel trattamento dei disturbi d’ansia come:

• Disturbo d’ansia generalizzata
• Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC)
• Attacchi di panico
• Fobie specifiche
• Disturbo d’ansia sociale

La sua comprovata efficacia nel trattamento di disturbi estremamente diffusi come il disturbo d’ansia generalizzata, gli attacchi di panico e le fobie specifiche la rendono la scelta migliore per coloro che cercano un sollievo duraturo dai sintomi d’ansia e una loro piena risoluzione.

Tecniche comuni della terapia cognitivo comportamentale

Una volta identificati i modelli di pensiero e di comportamento disfunzionali, la terapia cognitivo comportamentale per l’ansia (CBT) si concentra sull’insegnamento di abilità per aiutare le persone a sostituire questi modelli con altri più utili.

La CBT è altamente focalizzata sulla soluzione, con il terapeuta che collabora strettamente con il paziente per raggiungere obiettivi specifici.

1. Psico-educazione all’ansia

Nel contesto di qualsiasi disturbo d’ansia, la CBT fornisce un livello di psico-educazione che informa la persona sul funzionamento specifico del suo disturbo d’ansia, sui sintomi, sulle cause e sulle strategie d’azione proposte. Questa fase potrebbe richiedere solo poche sessioni, a seconda della complessità della situazione e della comprensione del paziente riguardo alla propria ansia.

2. Monitoraggio e consapevolezza dei propri modelli e schemi di pensiero

La terapia cognitivo comportamentale per l’ansia mira a ridurre i sintomi e a migliorare il funzionamento sociale e adattivo modificando i modelli di pensiero e comportamento disfunzionali che favoriscono la sintomatologia ansiosa.

Il trattamento precoce spesso si concentra sull’aiutare i pazienti a riconoscere questi modelli e a gestirli adeguatamente prima che diventino disfunzionali e generino sintomi d’ansia.

I compiti di riconoscimento dei modelli CBT includono dei diari/registri dove i pazienti annotano:

• Pensieri: Ogni pensiero disfunzionale durante il giorno, specialmente durante periodi di stress o ansia.
• Emozioni: Intensità e tipo di emozioni provate, dalla leggera preoccupazione al panico completo.
• Comportamenti: Le risposte agli stati d’ansia e le conseguenze di questi comportamenti che li possono andare a consolidare o rinforzare tramite meccanismi di condizionamento operante.
• Circostanze: Eventi esterni o interni che scatenano pensieri, sentimenti e risposte specifiche di ansia.

3. Arresto del pensiero e autoistruzioni

Una tecnica efficace della terapia cognitivo comportamentale per l’ansia implica l’uso di comandi verbali o visivi quando si sperimentano pensieri disfunzionali. Questo può essere semplicemente una parola, una frase (o auto-istruzione) o l’immagine di un segnale di “stop”, che aiuta a riconoscere, interrompere o rielaborare i pensieri ansiogeni e le preoccupazioni.

4. Riformulare i pensieri e ristrutturazione cognitiva

La riformulazione comporta l’interrompere un pensiero inutile e tentare di riformularlo in modo più positivo e utile.

Questa tecnica aiuta a ridurre l’ansia introducendo modelli di pensiero più razionali e funzionali.

5. Pensieri razionali

Con la guida del terapeuta, si analizzeranno i pensieri andandone a testare l’accuratezza attraverso processi razionali come elencare prove a favore o contro una certa convinzione.

Questa abilità aiuta a ridurre l’ansia e a evitare decisioni irrazionali e impulsive durante periodi di stress e pressione emotiva.

6. Compiti di esposizione

Per superare l’ansia, vengono spesso assegnati compiti di esposizione graduale che consistono nell’affrontare gradualmente situazioni temute.

Questo aiuta a costruire fiducia nel gestire le paure e sviluppare capacità per gestire meglio l’ansia.

7. Risoluzione dei problemi – Tecniche di Problem Solving

In questo processo, i pazienti riflettono sulle opzioni di risoluzione dei problemi che generano ansia e valutano le possibili conseguenze a breve e lungo termine.

Queste abilità sono cruciali per prendere decisioni consapevoli, aiutando a evitare scelte basate solo sul sollievo a breve termine dall’ansia.

8. Attivazione comportamentale

L’ansia può ridurre il livello complessivo di attività sociale e comportamentale. I terapeuti incoraggiano e guidano i pazienti ad essere più attivi, aiutandoli a superare l’evitamento e la fuga delle situazioni ansiogene e a interagire attivamente con gli altri e con il proprio ambiente di vita.

9. Tecniche di rilassamento

L’esposizione e le attività di attivazione comportamentale indurranno livelli più elevati di ansia nel breve termine. Imparare le abilità di rilassamento aiuta ad attenuare l’impatto dell’ansia, facilitando la gestione dei sintomi. Tra le tecniche di rilassamento vi sono tecniche di respirazione, tecniche di rilassamento muscolare e mindfullness applicata a stress e ansia.

10. Scrivere nel diario

Mantenere un diario può aiutare i pazienti che soffrono d’ansia a comprendere meglio i propri pensieri, sentimenti e comportamenti legati all’ansia.

Questo strumento è utile per il monitoraggio dei sintomi e per individuare i fattori scatenanti associati all’ansia.

Integrare queste tecniche nella tua routine quotidiana può essere un passo significativo verso il superamento dell’ansia e il raggiungimento di una migliore salute mentale.

11. Ottimizzazione dello stile di vita

Altro aspetto fondamentale che contribuisce all’efficacia della terapia cognitivo comportamentale per l’ansia è la gestione di quegli aspetti di stile di vita che possono agire sulla sintomatologia ansiosa. Migliorando l’igiene del sonno, l’attività fisica, l’alimentazione, l’integrazione alimentare e la gestione dello stress, si favorisce l’efficacia globale delle strategie d’intervento sopra citate.

12. Eventuale integrazione della psicofarmaco-terapia (solo se necessario)

In situazioni complesse, una psicofarmaco-terapia può essere integrata a supporto della terapia cognitivo comportamentale, seguendo le linee guida internazionali sul trattamento combinato.

Tuttavia, è fondamentale sottolineare che la psicofarmaco-terapia dovrebbe sempre affiancare e fare da sostegno ad un trattamento psicoterapico cognitivo comportamentale ben strutturato per un approccio completo ed efficace.