Disturbi del comportamento alimentare

Una persona con problemi legati al comportamento alimentare si ritrova a pensare nel seguente modo:

“ho il terrore di aumentare di peso”, “ non mi piaccio”, “mi sento grassa”, “ se ora mangio un cioccolatino perderò il controllo e ricomincerò ad abbuffarmi”, “magari fosse solo un bignè!”, “quanto devo camminare per smaltire il pranzo”, “quali cibi hanno meno calorie”.

VALUTAZIONE

I disturbi del comportamento alimentare si riferiscono ad un rapporto alterato con il cibo e con il proprio corpo.

I disturbi alimentari più diffusi sono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa il disturbo da alimentazione incontrollata (binge-eating) e l’obesità.

In fase di primo colloquio vengono valutati gli aspetti personologici e comportamentali che emergono dalla storia del paziente e che sono in interazione col problema alimentare.

In particolare la valutazione comprende la raccolta delle seguenti informazioni:

  • l’analisi della motivazione e delle eventuali resistenze al cambiamento;
  • la storia degli eventi di vita integrata con la storia del peso;
  • l’analisi del comportamento alimentare ed i vissuti emotivi;
  • l’analisi dei comportamenti legati al cibo (ad esempio parlare e pensare continuamente al cibo, sminuzzare il cibo, bere bevande calde, fumo in eccesso, leggere e collezionare ricette);
  • le modificazioni fisiche (ad esempio difficoltà a dormire, debolezza, disturbi gastrointestinali, ipersensibilità alla luce e al rumore, edema, ipotermia, parestesie, diminuzione dell’interesse sessuale);
  • le modificazioni cognitive (ad esempio la capacità di memoria, di concentrazione, …);
  • le modificazioni emotive e sociali (ad esempio il tono dell’umore, l’ansia, l’irritabilità, l’ossessività, le deflessioni del tono dell’umore e l’isolamento sociale);
  • l’analisi dei comportamenti di controllo del peso (ad esempio il vomito, il digiuno, l’eccessiva attività fisica e l’uso di lassativi e diuretici).

Possono essere utilizzati oltre al colloquio anche altri strumenti come interviste e questionari autosomministrati.

Se la persona con disturbo dell’alimentazione è minorenne, o comunque vive con la famiglia, è indicata anche una visita per i genitori. Il coinvolgimento iniziale della famiglia è importante e serve a completare il quadro diagnostico.

Studio Sofisma Psicologo Castelfranco Veneto per bambini, ragazzi e adulti

TRATTAMENTO

Se si soffre di anoressia o bulimia, forse una vocina dentro vi suggerisce che non sarete mai felici finché non perderete peso e che il vostro valore dipende dal vostro aspetto.

Un trattamento efficace per i disturbi alimentari deve occuparsi non solo dei sintomi e delle abitudini alimentari malsane ma deve andare alla radice del problema.

L’obiettivo dell’intervento è scoprire quali sono gli elementi emotivi scatenanti e quali sono le difficoltà nella gestione dello stress, dell’ansia, della paura, della tristezza e di altre emozioni spiacevoli che sono in interazione col disturbo.

Dapprima viene condiviso con il paziente il funzionamento del disturbo e i fattori di mantenimento con l’obiettivo di normalizzare il peso e diminuire i comportamenti di controllo.

Col progredire degli incontri si affrontano i processi centrali del disturbo tra cui:

  • la preoccupazione per la forma del corpo ed il peso;
  • la restrizione dietetica cognitiva e calorica;
  • l’analisi delle emozioni che incidono e influiscono sulle condotte alimentari;
  • il perfezionismo;
  • le difficoltà relazionali;
  • la bassa autostima.

L’obiettivo di tale percorso è quello di apprendere che controllo, perfezionismo, e più in generale il disturbo alimentare, rappresentano un modo negativo e a lungo andare disfunzionale per affrontare i vissuti emotivi di sofferenza.
Esistono infatti strategie più utili ed efficaci per gestire le emozioni negative e possono essere apprese (ad esempio tecniche di respirazione, di rilassamento e di problem solving).

Nella fase finale del percorso vengono rafforzate le strategie utili per affrontare eventuali ricadute e vengono fissati incontri periodici al fine di prendere visione dei progressi.

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