Se si soffre di anoressia o bulimia, forse una vocina dentro vi suggerisce che non sarete mai felici finché non perderete peso e che il vostro valore dipende dal vostro aspetto.
Un trattamento efficace per i disturbi alimentari deve occuparsi non solo dei sintomi e delle abitudini alimentari malsane ma deve andare alla radice del problema.
L’obiettivo dell’intervento è scoprire quali sono gli elementi emotivi scatenanti e quali sono le difficoltà nella gestione dello stress, dell’ansia, della paura, della tristezza e di altre emozioni spiacevoli che sono in interazione col disturbo.
Dapprima viene condiviso con il paziente il funzionamento del disturbo e i fattori di mantenimento con l’obiettivo di normalizzare il peso e diminuire i comportamenti di controllo.
Col progredire degli incontri si affrontano i processi centrali del disturbo tra cui:
- la preoccupazione per la forma del corpo ed il peso;
- la restrizione dietetica cognitiva e calorica;
- l’analisi delle emozioni che incidono e influiscono sulle condotte alimentari;
- il perfezionismo;
- le difficoltà relazionali;
- la bassa autostima.
L’obiettivo di tale percorso è quello di apprendere che controllo, perfezionismo, e più in generale il disturbo alimentare, rappresentano un modo negativo e a lungo andare disfunzionale per affrontare i vissuti emotivi di sofferenza.
Esistono infatti strategie più utili ed efficaci per gestire le emozioni negative e possono essere apprese (ad esempio tecniche di respirazione, di rilassamento e di problem solving).
Nella fase finale del percorso vengono rafforzate le strategie utili per affrontare eventuali ricadute e vengono fissati incontri periodici al fine di prendere visione dei progressi.