Nausea da ansia: come farla passare e come i due sintomi interagiscono

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L’articolo esplora il legame tra ansia e nausea, spiegando come lo stress e la tensione emotiva possano influire sul sistema nervoso e digestivo, causando sintomi fisici.

La “nausea da ansia” è una manifestazione comune di questo collegamento, con sintomi che possono variare da un leggero malessere a una sensazione debilitante.

Vengono illustrate le cause principali, come la risposta “lotta o fuga” e il ruolo del sistema nervoso enterico, insieme alle strategie di trattamento efficaci, come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), tecniche di rilassamento e, nei casi più gravi, il supporto farmacologico.

Inoltre, vengono proposti consigli pratici per gestire ansia e nausea attraverso cambiamenti nello stile di vita e rimedi naturali.

Una Connessione Fisica e Mentale tra nausea e ansia

L’ansia è una emozione che si attiva di fronte a situazioni percepite come stressanti o minacciose.

L’ansia come ogni altra emozione ha dei connotati cognitivi, fisici e comportamentali.

La reazione e i cambiamenti che l’ansia “normale” produce sul nostro corpo variano e vanno da un battito cardiaco accelerato, fino alla respirazione che si fa più rapida, i muscoli che sono più tesi per prepararsi a quello che potrebbe essere il comportamento di difesa o di attacco in riferimento allo stimolo minaccioso.

Quando questa reazione si manifesta in modo cronico o sproporzionato rispetto agli eventi che l’hanno scatenata, può avere un impatto significativo sul nostro benessere fisico e mentale.

Tra i sintomi fisici più comuni associati all’ansia è presente anche la nausea.

La nausea da ansia è una risposta fisiologica comune che si verifica quando il corpo percepisce uno stato di stress.

L’ansia attiva il sistema nervoso autonomo simpatico, scatenando una serie di reazioni fisiche tra cui aumento del battito cardiaco, tensione muscolare e problemi digestivi sopra menzionati.

Questo può provocare una sensazione di nausea che può variare in intensità da un lieve disagio a una sensazione persistente e debilitante.

La “nausea da ansia” è un fenomeno che molti individui sperimentano quando i livelli di tensione ansiosa aumentano improvvisamente o quando tale stato emotivo persiste più a lungo nel tempo.

La nausea è una delle tante manifestazioni con cui l’ansia influenza il corpo, collegandosi strettamente a meccanismi di difesa che il nostro organismo attiva in modo automatico.

Questo articolo esplorerà in dettaglio come l’ansia può condurre alla nausea e quali sono le strategie terapeutiche, in particolare quelle basate sulla terapia cognitivo-comportamentale (TCC), che possono aiutare a gestire e alleviare questi sintomi.

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Nausea da ansia come riconoscerla: I Sintomi

La nausea da ansia può manifestarsi in diverse forme e intensità.

Alcuni individui la descrivono come una sensazione di “stomaco sottosopra” o un desiderio di vomitare, bruciore allo stomaco o crampi, mentre altri possono avvertire solo un lieve disagio addominale.

I sintomi più comuni includono:

  • Sensazione di stomaco sottosopra: Un malessere generalizzato nella zona addominale, più nello specifico sullo stomaco, spesso descritto come un peso o una sensazione di vuoto.
  • Desiderio di vomitare: Una voglia persistente di vomitare, anche quando non si verifica effettivamente un episodio di vomito.
  • Vertigini o capogiri: Sensazioni di instabilità o sbandamento, che possono peggiorare la percezione del malessere fisico.
  • Sensazione di gonfiore allo stomaco: Una percezione di gonfiore o tensione addominale, talvolta accompagnata da crampi o dolori lievi.

Questi sintomi tendono a intensificarsi nei momenti di ansia acuta, quando il sistema nervoso è attivato in risposta a un evento stressante.

Tuttavia, è importante notare che anche l’ansia cronica può produrre effetti simili.

In questi casi, la nausea e gli altri sintomi somatici possono diventare una presenza costante, interferendo con la qualità della vita dell’individuo.

Come l’Ansia porta alla nausea influendo sul Sistema Gastrointestinale

Per comprendere come l’ansia porti alla nausea, è essenziale esplorare il collegamento tra il sistema nervoso e il sistema digestivo.

Il nostro corpo reagisce all’ansia attivando il sistema nervoso autonomo, che comprende il sistema simpatico e parasimpatico, responsabili delle funzioni corporee involontarie come il battito cardiaco, la respirazione e, appunto, la digestione.

  1. La Risposta “Lotta o Fuga”

Quando una persona percepisce una minaccia o una situazione stressante, il cervello invia un segnale per attivare la risposta di “lotta o fuga”.

Questo sistema, fondamentale per la sopravvivenza, prepara il corpo ad affrontare o fuggire dal pericolo.

In questa fase, il cervello rilascia ormoni dello stress come adrenalina e cortisolo nel flusso sanguigno.

Uno degli effetti immediati di questa risposta è il rallentamento o l’interruzione delle funzioni digestive.

Il corpo, infatti, reindirizza l’energia e il sangue verso i muscoli e il cuore, trascurando temporaneamente processi non essenziali come la digestione.

Questo cambiamento può portare a sintomi come la nausea, il mal di stomaco e persino crampi addominali.

  1. L’Impatto del Sistema Nervoso Enterico

Il sistema nervoso enterico, spesso chiamato il “secondo cervello”, gioca un ruolo centrale nel collegamento tra l’ansia e i disturbi gastrointestinali.

Questo sistema è costituito da una rete di neuroni che regolano direttamente le funzioni digestive.

Quando il cervello è in stato di allarme, il sistema nervoso enterico reagisce di conseguenza, alterando la normale motilità intestinale e contribuendo alla sensazione di nausea.

Inoltre, il sistema nervoso enterico è estremamente sensibile alle emozioni.

Infatti, il cervello e l’intestino comunicano costantemente attraverso il nervo vago, che trasmette segnali bidirezionali tra i due.

Questo significa che una mente ansiosa può influenzare direttamente il funzionamento dell’apparato gastrointestinale, innescando o peggiorando i sintomi gastrointestinali, incluso il riflesso della nausea, ecco perché spesso si parla di “nausea da ansia”.

  1. Il Circolo Vizioso dell’Ansia e della Nausea

Un aspetto importante da considerare è il circolo vizioso che si instaura tra ansia e nausea.

Quando una persona ansiosa avverte sintomi fisici come la nausea, tende spesso a preoccuparsi di tali sensazioni, amplificando ulteriormente il livello di ansia.

Questo, a sua volta, può peggiorare i sintomi gastrointestinali, creando un ciclo difficile da spezzare senza un adeguato intervento terapeutico.

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Terapia Cognitivo-Comportamentale per Gestire Ansia e Nausea

La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è uno dei trattamenti più efficaci per gestire i sintomi di ansia, inclusa la nausea associata. La TCC si focalizza su due aspetti principali: le convinzioni e i comportamenti legati all’ansia e alla nausea. Questi due aspetti sono affrontati attraverso diverse tecniche:

Nausea da ansia: Come farla passare

  1. Ristrutturazione Cognitiva

Una parte centrale della TCC è la ristrutturazione cognitiva, che consiste nell’identificare e modificare i pensieri disfunzionali legati all’ansia.

Molti individui con ansia tendono a interpretare sensazioni fisiche, come la nausea, in modo catastrofico aumentando il livello di arousal (il grado di attivazione/disattivazione dello stato di allerta) alterando il loro benessere fisiologico e di conseguenza quello psichico.

La ristrutturazione cognitiva insegna a riconoscere questi pensieri e sostituirli con interpretazioni più realistiche.

  1. Tecniche di Rilassamento

Le tecniche di rilassamento sono strumenti essenziali per la gestione emozioni che diventano problematiche così come le loro componenti fisiche, somatiche e comportamentali.

Le tecniche, come la respirazione diaframmatica o il rilassamento muscolare progressivo, possono calmare il sistema nervoso simpatico, riducendo la risposta di “lotta o fuga” e i sintomi gastrointestinali, andando così a ridurre l’impatto e il costo che la nausea da ansia causa alla persona che ne soffre.

Quando il paziente insieme al terapeuta impara l’uso corretto della respirazione, essa diventa uno strumento “pronto all’uso” per far sì che la nausea da ansia possa passare molto rapidamente.

  1. Esposizione Graduale

L’esposizione graduale è un’altra componente importante della TCC per l’ansia.

Attraverso l’esposizione a situazioni ansiogene in modo progressivo e controllato, gli individui imparando a gestire l’ansia senza che essa sfoci in sintomi fisici, in altre parole si gestiscono i pensieri legati alla nausea da ansia.

  1. Gestione dell’Ansia tramite Mindfulness e Accettazione

Oltre alla TCC, approcci basati sulla mindfulness e l’accettazione possono essere estremamente efficaci nella gestione della nausea da ansia.

La mindfulness insegna a vivere il momento presente e a osservare le sensazioni fisiche senza giudizio e senza combatterle.

Questo può aiutare a ridurre il focus sulla nausea e sull’ansia che essa provoca.

Questi approcci di intervento psicologico insegnano a riconoscere e accettare emozioni o esperienze negative o sgradevoli, nonostante la difficoltà che creano, collocandole e ridefinendole come una parte normale della vita.

Accettazione non significa rassegnazione al dolore, ma accogliere i pensieri e le emozioni, lasciandoli passare senza giudizio.

In riferimento alla nausea da ansia, Invece di cercare di eliminare immediatamente la nausea, l’obiettivo sarà quello accettarla come parte della risposta fisica all’ansia, riducendo l’intensità della reazione emotiva ed andando a stimolare meno l’attivazione del sistema nervoso autonomo responsabile delle reazioni fisiche quali la nausea.

Psicofarmacologia: quali farmaci per ridurre ansia e nausea?

Mentre la TCC e altre tecniche comportamentali sono generalmente efficaci per la maggior parte delle persone con ansia e nausea, in alcuni casi può essere necessario il supporto farmacologico.

I farmaci ansiolitici e antidepressivi sono riservati ai casi di particolare gravità, dove i sintomi sono così debilitanti da impedire la normale vita quotidiana.

Esistono diverse classi farmacologiche:

  1. Antidepressivi (SSRI e SNRI)

Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e gli inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SNRI) sono comunemente utilizzati per trattare l’ansia cronica. In estrema sintesi questi farmaci possono anche ridurre i sintomi fisici associati all’ansia, come la nausea, equilibrando i neurotrasmettitori nel cervello.

  1. Benzodiazepine

Le benzodiazepine possono essere prescritte per brevi periodi di tempo per ridurre rapidamente i sintomi di ansia acuta, inclusa la nausea. Tuttavia, l’uso a lungo termine è sconsigliato a causa del rischio di dipendenza e problemi cognitivi.

  1. Procinetici

I procinetici sono farmaci che stimolano la motilità del tratto gastrointestinale, favorendo il movimento del contenuto digestivo lungo l’intestino. Sono comunemente utilizzati per trattare disturbi digestivi come la dispepsia o il reflusso gastroesofageo. Nel contesto della nausea da ansia, i procinetici possono essere utili per alleviare i sintomi gastrointestinali associati all’ansia, come il rallentamento della digestione o la sensazione di stomaco sottosopra.

Tuttavia, il loro impiego nel trattamento della nausea da ansia va valutato con cautela. La nausea in questi casi è spesso il risultato di un meccanismo psicofisiologico, in cui l’ansia altera la normale funzione gastrointestinale attraverso il sistema nervoso autonomo. Anche se i procinetici possono migliorare temporaneamente i sintomi digestivi, non agiscono sulle cause sottostanti, che sono principalmente di natura psicologica.

In conclusione, i procinetici possono fornire un sollievo sintomatico per i disturbi digestivi legati all’ansia, ma per trattare efficacemente la nausea da ansia è fondamentale un approccio integrato che includa la gestione dell’ansia attraverso interventi come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) e tecniche di rilassamento.

Stile di Vita e Rimedi Naturali per gestire ansia e nausea: Consigli Pratici.

Oltre ai trattamenti psicoterapeutici e farmacologici, alcuni cambiamenti nello stile di vita possono contribuire a ridurre la nausea da ansia.

Se sei arrivato a questo punto dell’articolo ti chiederai se esistono metodi pratici ed economici per gestire nausea da ansia e come farla passare.

Ci sono alcune strategie che puoi mettere in pratica per prevenire o ridurre la nausea legata all’ansia:

  • Alimentazione corretta: Mangiare piccoli pasti frequenti può prevenire lo stomaco vuoto, che può peggiorare la nausea. Una accortezza alimentare per far fronte a tale sintomo è quella di ridurre cibi stimolanti come la caffeina o l’uso di alcol. Seguire una dieta equilibrata, ricca di fibre e povera di alimenti grassi o speziati (cibi piccanti), può migliorare la digestione e ridurre il rischio di nausea.
  • Idratazione: Bere acqua a piccoli sorsi e in quantità corrette può aiutare a ridurre il senso di nausea.
  • Attività fisica regolare: L’esercizio fisico è un ottimo modo per ridurre l’ansia e migliorare il funzionamento generale del sistema digestivo.
  • Rimedi naturali: Alcune persone trovano sollievo nella menta o nello zenzero, che possono calmare lo stomaco e ridurre il disagio gastrointestinale.
  • Il fumo di sigaretta/ l’abuso di alcol possono contribuire a malesseri nel tratto gastro esofageo determinando fastidi come la nausea.

Nausea da ansia e come farla passare, un caso di vita quotidiana

Marta, una giovane professionista di 28 anni, sta per presentare un progetto importante al suo capo. Da settimane lavora intensamente, e questa mattina si sente particolarmente tesa. Appena sveglia, il suo cuore inizia a battere più velocemente, e una sensazione di inquietudine la accompagna durante la colazione. Non riesce a mangiare come di solito, e appena entra in ufficio, la sensazione di nausea si intensifica.

Durante la riunione, mentre ascolta i colleghi parlare, Marta nota una crescente tensione allo stomaco, come un nodo che si stringe sempre di più. Prova a concentrarsi sulle presentazioni, ma il malessere fisico continua a distoglierla, con una sensazione di vertigine che si fa strada ogni volta che immagina di dover prendere la parola. Marta capisce che la sua ansia sta peggiorando, alimentando ulteriormente la nausea, creando un circolo vizioso difficile da interrompere.

Dopo la riunione, Marta decide di uscire un momento per prendere aria e cerca di applicare le tecniche di respirazione profonda che il suo terapeuta le ha insegnato. Gradualmente, riesce a calmarsi. La nausea inizia a diminuire, e, sebbene la tensione non sparisca del tutto, si sente abbastanza tranquilla da affrontare il resto della giornata. Sa che gestire questi momenti richiederà tempo e pratica, ma è consapevole che con il supporto terapeutico riuscirà a spezzare questo circolo ansia-nausea che la blocca.

Questo esempio quotidiano mostra chiaramente come l’ansia possa manifestarsi a livello fisico, con sintomi come la nausea, e come la gestione consapevole dell’ansia possa aiutare a ridurre anche i disturbi gastrointestinali.

Conclusione

Il legame tra ansia e nausea è complesso e coinvolge diversi sistemi del corpo. La gestione di questo sintomo richiede un approccio integrato che includa trattamenti psicologici come la terapia cognitivo-comportamentale, tecniche di rilassamento e, in alcuni casi, il supporto farmacologico. Riducendo i livelli di ansia e intervenendo tempestivamente sui sintomi, è possibile migliorare significativamente la qualità della vita delle persone che soffrono di nausea da ansia.

Dott.ssa Lorena Colombo

Psicologa clinica

Studio Sofisma

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ALTRE RISORSE SITOGRAFICHE

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