Ipocondria: Come combatterla
Strategie di intervento cognitivo comportamentale e farmacologico per il disturbo di ansia per la salute (ipocondria).
Nell’articolo precedente abbiamo visto che le persone con ansia per la salute si preoccupano eccessivamente e incontrollabilmente per salute, sensazioni fisiche o condizioni mediche specifiche.
Per esempio, interpretano erroneamente un mal di testa come un segno di un tumore al cervello o credono che un taglio minore possa essere infettato dal virus HIV.
Le persone con ansia per la salute possono anche avere una condizione medica diagnosticata o pregressa come il diabete, l’asma, l’ipertensione o altre malattie.
Tuttavia, le loro reazioni differiscono dagli altri diagnosticati con lo stesso disturbo o condizione in quanto sono così concentrati sui loro sintomi che il loro funzionamento quotidiano è gravemente compromesso, molto più di quello che la loro condizione potrebbe giustificare.
Un quadro di questo tipo può compromettere la loro produttività o frequenza lavorativa, limitare le interazioni sociali e ridurre la qualità della vita (per i dettagli sulle caratteristiche dell’ansia per la salute – ipocondria rimandiamo al precedente articolo che puoi trovare sul nostro sito).
In presenza di un problema di ansia per la salute, un possibile esito di questo tipo comporta la necessità di rivolgersi ad un professionista per impostare un intervento specifico di cui vedremo insieme le principali fasi e procedure.
Il trattamento per l’ansia per la salute si pone come obiettivo di intervenire sui sintomi specifici e di migliorare il funzionamento sociale e lavorativo della persona.
Il trattamento previsto si divide in due tipologie
- Intervento psicologico
- Intervento psicofarmacologico a supporto (nel caso in cui vi sia gravità e cronicizzazione del quadro oltre un certo livello).
ANSIA PER LA SALUTE: INTERVENTO PSICOLOGICO
Il tipo di trattamento psicologico più comune per un quadro di ansia per la salute è quello di tipo cognitivo e comportamentale (CBT – Cognitive Behavioral Therapy).
La CBT è efficace nel trattamento dell’ansia per la salute perché si focalizza sull’insegnare alla persona le abilità che le permettono di gestire il suo problema.
Le strategie che caratterizzano l’intervento CBT includono:
- identificazione delle preoccupazioni e delle credenze relative all’ansia per la salute;
- imparare altri modi per guardare alle sensazioni del proprio corpo modificando i pensieri disfunzionali;
- aumentare la consapevolezza di come le preoccupazioni influiscono sull’ansia e sul proprio comportamento;
- rispondere alle sensazioni e ai sintomi del corpo in modo diverso;
- imparare a gestire meglio l’ansia e lo stress;
- imparare a smettere di evitare situazioni e attività a causa delle sensazioni fisiche;
- evitare di esaminare il proprio corpo alla ricerca di segni di malattia e cercando ripetutamente rassicurazione sul fatto di essere sani.
ANSIA PER LA SALUTE: PSICOEDUCAZIONE
La prima fase di intervento è rappresentata dalla psicoeducazione, fase in cui si rende la persona consapevole dei meccanismi del problema di ansia per la salute in interazione che, come visto nel precedente articolo, si riassumono in:
- attenzione per il corpo e per i sintomi fisici;
- preoccupazione e catastrofizzazione dei sintomi fisici con conseguente ansia;
- ricerca di rassicurazione (richiesta di visite mediche e ricerca in internet di una spiegazione dei sintomi).
La presa di consapevolezza da parte della persona dei meccanismi del disturbo le serve a prendere distacco da essi e a capire quando mettere in atto le strategie di fronteggiamento degli stessi, acquisite in seduta insieme al terapeuta.
Ognuna delle tre componenti dell’ansia per la salute prevede strategie specifiche:
- attenzione per il corpo -> esercizi per il cambio di focus attentivo;
- preoccupazione e pensieri negativi con conseguente ansia -> ristrutturazione cognitiva;
- ricerca di rassicurazione -> riduzione dei comportamenti di controllo.
ANSIA PER LA SALUTE: ESERCIZI PER IL CAMBIO DI FOCUS ATTENTIVO
Quando ci concentriamo su una parte particolare del nostro corpo per un po’, iniziamo a notare sensazioni diverse.
Prova a pensare a una parte del tuo piede o della tua gola in questo momento e concentrati davvero sul fatto di notare ogni sensazione: cosa noti? Probabilmente stai notando sensazioni che non avevi notato prima.
Questo è ciò che accade al nostro focus di attenzione nell’ansia per la salute.
Più pensiamo a una parte del nostro corpo, più notiamo delle sensazioni che prima non notavamo e questo fa scattare, nelle persone con ansia per la salute, pensieri negativi e preoccupazioni sulla propria salute.
Si può imparare a notare dove si focalizza l’attenzione e ad aumentare le abilità di controllo del focus della nostra consapevolezza.
Tramite esercizi specifici svolti in seduta col terapeuta e ripetuti a casa, la persona impara a orientare la propria attenzione, in maniera volontaria e consapevole, da uno stimolo all’altro.
Dopo la fase di psicoeducazione la persona è consapevole del meccanismo del proprio problema che la porta a orientare l’attenzione sul corpo in maniera disfunzionale e, ogni qualvolta si accorge di mettere in atto questo errore, potrà applicare quanto appreso negli esercizi di controllo del focus attentivo.
In questo modo la persona sgancerà l’attenzione dai sintomi fisici andando ad indebolire la prima componente dell’ansia per la salute cioè l’attenzione per il corpo, la quale nel tempo andrà ad estinguersi.
ANSIA PER LA SALUTE: RISTRUTTURAZIONE COGNITIVA
Altra strategia che impatta sulla seconda componente del disturbo è la messa in discussione dei pensieri disfunzionali e delle preoccupazioni (ristrutturazione cognitiva) che vanno a malinterpretare e catastrofizzare le sensazioni fisiche che la persona nota.
I pensieri non sono fatti, sono solo pensieri e non dobbiamo credere a tutto ciò che pensiamo!
Il problema non è che siamo gravemente malati, il problema è che pensiamo di essere gravemente malati e questa credenza genera forte ansia.
In seduta e tramite dei compiti a casa che comprendono dei diari dei pensieri si insegna alla persona a identificare le proprie preoccupazioni legate alla salute e a riconoscerne il carattere di irrazionalità.
Con specifici esercizi la persona impara a mettere in discussione le preoccupazioni, interiorizzando nei propri processi di pensiero domande come le seguenti:
- Qual è la prova che questo pensiero è vero? Qual è la prova che questo non è vero?
- Ho confuso un pensiero con un fatto?
- Cosa direi ad un amico se avesse avuto lo stesso pensiero?
- Cosa direbbe un amico del mio pensiero?
- Sono sicuro al 100% che questa brutta cosa accadrà?
- Quante volte le mie preoccupazioni si sono avverate prima?
- Qual è la cosa peggiore che potrebbe accadere?
- Se accadesse, potrei farcela a gestirla?
- Il mio giudizio è basato sul modo in cui mi sento emotivamente al posto che sui fatti?
- Sto confondendo “possibilità” con “certezza”? Potrebbe essere possibile, ma quanto è effettivamente probabile?
La persona tramite l’esercizio interiorizza le domande nei propri processi di pensiero, andando progressivamente a selezionare, con la guida del terapeuta, le domande e le controargomentazioni che funzionano meglio per lei nel bloccare la preoccupazione.
In questo modo impara a fronteggiare le proprie preoccupazioni irrazionali e così riesce a bloccare il vortice di pensieri negativi e la conseguente reazione di ansia.
Tramite la ristrutturazione cognitiva si riesce quindi a indebolire la seconda componente del disturbo che riguarda i pensieri negativi e le preoccupazioni che generano ansia.
ANSIA PER LA SALUTE: RIDUZIONE DEI COMPORTAMENTI DI CONTROLLO
Per agire sulla ricerca di rassicurazioni si può procedere in maniera graduale o, spiegandone i vantaggi e i meccanismi, chiedere di eliminare completamente fin da subito le rassicurazioni richieste al medico e le ricerche in internet.
Una volta concordato come procedere con la persona, la si accompagna di volta in volta aggiustando il tiro a seconda delle difficoltà che trova, fino alla totale eliminazione dei comportamenti compulsivi di ricerca di rassicurazione.
Uno strumento molto utile in questa fase specifica sono i diari di automonitoraggio in cui la persona registra ogni comportamento di rassicurazione, andando a favorire la consapevolezza della loro emissione che sarà oggetto delle successive sedute di trattamento.
ANSIA PER LA SALUTE: INTERVENTO PSICOFARMACOLOGICO
Se i sintomi sono gravi, se il disturbo è oltre un certo livello di cronicizzazione o se non vi è sufficiente risposta all’intervento psicologico si può implementare un intervento di tipo psicofarmacologico in aggiunta agli altri trattamenti.
Alcuni antidepressivi indicati per i disturbi d’ansia, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), sono frequentemente utilizzati per queste condizioni cliniche e favoriscono la risposta alle tecniche dell’intervento psicologico.
Alcuni farmaci per l’ansia da salute sono accompagnati da significativi rischi ed effetti collaterali ed è quindi importante esaminare attentamente le opzioni di trattamento con i medici.
Per questo motivo noi di Studio Sofisma ci affidiamo alla professionalità di Caremind Studio di Padova che fornisce la consulenza psichiatrica per i nostri interventi al fine di impostare nuove terapie e per intervenire su terapie già in essere che vanno adattate o modificate.
ANSIA PER LA SALUTE: QUAL È LA PROSPETTIVA?
L’ansia per la salute è una condizione medica che può avere impatto a lungo termine e che può variare di gravità nel tempo.
In molte persone, sembra peggiorare con l’età o durante i periodi di stress tuttavia, se cerchi aiuto da uno specialista e se segui correttamente il piano di trattamento, è possibile ridurre i sintomi dell’ansia per salute in modo da poter migliorare il proprio benessere psicologico e rendere ottimale il funzionamento sociale e lavorativo.
Se vuoi maggiori informazioni sui nostri trattamenti per i problemi di ansia contattataci telefonicamente o tramite il nostro sito, saremo lieti di fornirti tutte le informazioni ed i chiarimenti che richiederai.
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Dott. Alberto Cocco
PSICOLOGO CLINICO