Dolore Neuropatico da Stress e/o Ansia: Sintomi, Cause e Trattamento

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L’articolo approfondisce il dolore neuropatico da stress, una condizione complessa in cui il dolore nervoso è influenzato da fattori emotivi come stress e ansia cronica.

Viene sottolineata l’importanza di un approccio olistico al trattamento, che integra terapie psicologiche, cambiamenti nello stile di vita e, se necessario, supporti farmacologici.

Il trattamento si focalizza principalmente sulla gestione dello stress emotivo e su un cambiamento dello stile di vita, elementi chiave per alleviare il dolore e prevenirne il peggioramento.

Terapie come la CBT (terapia cognitivo-comportamentale) aiutano i pazienti a ridurre la reattività al dolore, modificando pensieri e comportamenti negativi, mentre pratiche di mindfulness e tecniche di rilassamento aiutano a ridurre la tensione e l’attività del sistema nervoso autonomo.

Anche le abitudini quotidiane giocano un ruolo centrale: l’esercizio fisico moderato, un’alimentazione equilibrata e un sonno di qualità contribuiscono a migliorare la salute nervosa e a ridurre l’infiammazione.

I farmaci per il dolore neuropatico, come antidepressivi e antiepilettici, vengono utilizzati solo in casi di dolore intenso, sempre in combinazione con terapie non farmacologiche, per mantenere un approccio integrato e sostenibile.

In sintesi, la terapia del dolore neuropatico da stress e/o ansia richiede un equilibrio tra cura emotiva e miglioramento dello stile di vita, elementi che si rivelano fondamentali per affrontare questa condizione in modo efficace e duraturo.

Introduzione al Dolore Neuropatico da Stress

Il dolore neuropatico è una condizione complessa, spesso caratterizzata da dolore persistente e “bruciante”, che può avere molteplici cause, tra cui lesioni nervose, malattie croniche, infezioni o, in alcuni casi, condizioni emotive intense come lo stress.

Il dolore neuropatico da stress rappresenta un fenomeno in cui il malessere psicologico e lo stress cronico sembrano contribuire all’insorgenza o all’aggravamento del dolore neuropatico, con sintomi che possono interferire profondamente nella qualità di vita.

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Cause del Dolore Neuropatico da Ansia o Stress

Il dolore neuropatico associato allo stress (o all’ansia che comunque attiva la risposta di stress) ha una genesi complessa, in cui vari fattori psicofisiologici interagiscono nel creare e amplificare la sensazione di dolore.

Di seguito, vengono esplorate in dettaglio le cause principali del dolore neuropatico da ansia o stress.

  1. Risposta allo Stress e Infiammazione Nervosa

Quando il corpo è esposto a periodi prolungati di stress, attiva un meccanismo di risposta noto come asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), che porta alla produzione di ormoni dello stress, come il cortisolo e l’adrenalina. Sebbene tali ormoni siano utili nelle risposte di breve durata, lo stress cronico può comportare livelli costantemente elevati di cortisolo, con conseguente squilibrio del sistema immunitario e produzione di molecole pro-infiammatorie come le citochine.

Queste molecole infiammatorie, una volta entrate nel circolo sanguigno, possono raggiungere il sistema nervoso e attivare reazioni che danneggiano i tessuti nervosi. Questo fenomeno di neuroinfiammazione può causare lesioni microstrutturali ai nervi e alterazioni nella comunicazione tra nervi e cervello, amplificando la percezione del dolore. La neuroinfiammazione non solo rende i nervi più suscettibili a danni, ma contribuisce anche a una maggiore percezione di stimoli dolorosi, anche di quelli normalmente innocui.

  1. Ansia, Stress e Alterazioni Neurologiche

L’ansia e lo stress cronici sono strettamente collegati a modifiche nel sistema nervoso centrale, in particolare in aree come l’amigdala e l’ippocampo, che svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione delle emozioni e nella risposta al dolore. Le persone con livelli elevati di ansia tendono a mostrare una maggiore attivazione dell’amigdala, un’area del cervello che reagisce a stimoli minacciosi e che può amplificare la percezione di disagio e dolore.

Inoltre, l’ansia cronica “altera” il funzionamento di alcuni neurotrasmettitori, come la serotonina e la noradrenalina, fondamentali per il bilanciamento della percezione del dolore. La “carenza” di questi neurotrasmettitori può ridurre la soglia del dolore, rendendo il sistema nervoso centrale più sensibile agli stimoli. Questi cambiamenti strutturali e chimici possono anche portare a una condizione nota come sensibilizzazione centrale, in cui il cervello e il midollo spinale diventano ipersensibili agli stimoli, facendo sì che anche lievi disagi vengano interpretati come dolorosi.

  1. Disregolazione del Sistema Nervoso Autonomo

Il sistema nervoso autonomo (SNA) è responsabile della regolazione di numerosi processi corporei automatici, come il battito cardiaco e la pressione sanguigna. In condizioni di stress e ansia persistenti, il SNA può entrare in uno stato di iperattivazione prolungata, noto come ipertono simpatico, che porta a un aumento della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e della tensione muscolare.

Questa iperattivazione del SNA può provocare alterazioni neurovascolari, cioè problemi nel flusso sanguigno verso i nervi periferici, causando ischemia o mancanza di ossigenazione adeguata nelle aree colpite. I nervi che non ricevono un apporto adeguato di sangue e ossigeno tendono a sviluppare sintomi dolorosi come bruciore, formicolio e scosse elettriche. Inoltre, la stimolazione continua del sistema simpatico intensifica il rilascio di sostanze neurotossiche che compromettono ulteriormente il funzionamento dei nervi, aggravando così il dolore neuropatico.

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Sintomi e Manifestazioni del Dolore Neuropatico da Stress

Il dolore neuropatico da stress può manifestarsi in molteplici modi, che variano in intensità e durata:

  1. Dolore Bruciante e Scosse Elettriche: Una delle manifestazioni più comuni è una sensazione di bruciore o scosse lungo le aree del corpo interessate, che può diventare costante o manifestarsi a intervalli irregolari.
  2. Sensazioni di Formicolio e Intorpidimento: Queste sensazioni si presentano spesso nelle estremità (mani e piedi) e sono causate da disfunzioni nella trasmissione dei segnali nervosi.
  3. Iperestesie e Allodinia: Il dolore neuropatico da stress può rendere l’individuo ipersensibile a stimoli altrimenti innocui, come il semplice tocco, trasformandoli in dolore intenso.
  4. Dolore Radiante e Spasmi Muscolari: Il dolore può irradiarsi lungo il corpo, dando una sensazione di crampi o spasmi, spesso accentuati in periodi di forte stress emotivo.

Diagnosi del Dolore Neuropatico da Stress

La diagnosi di dolore neuropatico da stress richiede un approccio multidisciplinare, che include valutazioni neurologiche e psicologiche. È essenziale una valutazione clinica per escludere altre cause di dolore neuropatico e analizzare il livello di stress emotivo e ansia attraverso test psicometrici.

Terapie per il Dolore Neuropatico da Stress e/o Ansia

La terapia del dolore neuropatico da stress richiede un approccio integrato, che combina terapie psicologiche, gestione dello stress e supporti farmacologici.

A differenza di altre forme di dolore neuropatico, qui il focus principale è sul miglioramento del benessere emotivo e sull’adozione di stili di vita sani.

Questi interventi mirano non solo a ridurre i sintomi, ma anche a prevenire l’aggravamento del dolore.

  1. Gestione dello Stress e Supporto Psicologico

La componente emotiva gioca un ruolo fondamentale nella terapia del dolore neuropatico da stress. Gli interventi psicologici mirano a ridurre la risposta allo stress e a modificare i pensieri disfunzionali che possono aumentare la percezione del dolore.

  • Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT): La CBT è una delle terapie più efficaci per la gestione dello stress e del dolore cronico. Attraverso la CBT, il paziente impara a identificare e modificare pensieri e schemi di comportamento che contribuiscono alla sofferenza emotiva. Per esempio, pensieri negativi come “Questo dolore non passerà mai” possono intensificare la percezione del dolore stesso. La CBT insegna al paziente a sostituire questi pensieri con interpretazioni più realistiche e positive, riducendo così l’ansia e la sensibilità al dolore.
  • Mindfulness e Tecniche di Rilassamento: La mindfulness è un’altra strategia efficace, che aiuta il paziente a concentrarsi sul momento presente senza giudicare le proprie esperienze. Questa pratica migliora la consapevolezza corporea e riduce la risposta emotiva al dolore, aiutando a spezzare il ciclo di stress e dolore. Tecniche di rilassamento come la respirazione profonda e il rilassamento muscolare progressivo possono ridurre l’attivazione del sistema nervoso autonomo, abbassando i livelli di tensione e migliorando il controllo della risposta fisica allo stress.
  1. Cambiamenti nello Stile di Vita

Modificare alcuni aspetti dello stile di vita può ridurre sensibilmente i sintomi del dolore neuropatico, prevenendo anche nuovi episodi di dolore.

  • Attività Fisica Moderata: Esercizi moderati, come lo yoga, il tai chi, l’esercizio moderato con sovraccarichi e le passeggiate regolari, possono ridurre l’infiammazione e migliorare la salute nervosa. L’attività fisica aumenta i livelli di endorfine, i cosiddetti “ormoni della felicità,” che agiscono da analgesici naturali e migliorano l’umore. Lo yoga e il tai chi, in particolare, combinano movimenti lenti e controllati con tecniche di respirazione, riducendo la tensione muscolare e migliorando la resilienza fisica allo stress.
  • Alimentazione Equilibrata e Idratazione: Un’alimentazione ricca di nutrienti essenziali per la salute dei nervi è fondamentale. Cibi ricchi di antiossidanti, come frutta e verdura colorata, aiutano a contrastare i radicali liberi e ridurre l’infiammazione. Le vitamine del gruppo B, che si trovano in alimenti come cereali integrali, legumi e pesce, supportano la salute del sistema nervoso. È inoltre importante evitare stimolanti come caffeina e alcol, che possono aumentare la sensibilità nervosa e amplificare la percezione del dolore.
  • Sonno di Qualità: Il sonno è cruciale per il recupero del sistema nervoso e per la gestione dello stress. Un sonno profondo e rigenerante aiuta il corpo a riparare i tessuti e a regolare l’umore, mentre la mancanza di sonno può esacerbare la percezione del dolore. Creare una routine del sonno regolare, evitando schermi e attività stimolanti prima di dormire, può migliorare sia la qualità del sonno che la capacità del corpo di affrontare il dolore.
  1. Supporto Farmacologico: Farmaci per dolore neuropatico

Sebbene i trattamenti psicologici e gli stili di vita salutari siano fondamentali, in alcuni casi può essere necessario un supporto farmacologico per controllare il dolore intenso o persistente. Tuttavia, è importante considerare che i farmaci per il dolore neuropatico devono essere impiegati come parte di un piano di trattamento completo e bilanciato tra le sue varie componenti.

  • Antidepressivi Triciclici e Inibitori della Ricaptazione della Serotonina e Noradrenalina (SNRI): Questi farmaci per il dolore neuropatico, come l’amitriptilina o la duloxetina, sono comunemente prescritti per questo tipo di problematiche e sintomatologie. Agiscono modulando i neurotrasmettitori nel cervello, come la serotonina e la noradrenalina, che giocano un ruolo nella percezione del dolore. A differenza degli antidepressivi classici, sono usati qui principalmente per i loro effetti analgesici piuttosto che per il trattamento della depressione.
  • Antiepilettici e gabapentinoidi: farmaci per il dolore neuropatico come gabapentin e pregabalin (due gabapentinoidi) sono utilizzati per “ridurre l’iperattività dei nervi”, stabilizzando le cellule nervose e diminuendo la trasmissione del dolore. Questi farmaci sono efficaci per molti pazienti con dolore neuropatico e possono essere combinati con altri trattamenti per ottenere migliori risultati.
  • Anestetici Topici e Patch con Lidocaina: Per il trattamento localizzato di dolori intensi, si possono utilizzare anestetici topici come la lidocaina, che bloccano temporaneamente i segnali del dolore nelle aree applicate. Queste patch rappresentano un’opzione non invasiva, che può essere usata da sola o in combinazione con altre terapie, riducendo il rischio di effetti collaterali sistemici.
  • Oppioidi solo come Ultima Linea di Trattamento in casi particolari: Gli oppioidi possono essere considerati come farmaci per il dolore neuropatico solo come ultima linea di trattamento, in situazioni di dolore intenso e refrattario ad altri interventi terapeutici dopo che ognuno di essi è stato implementato nel modo più completo e ottimizzato (psicologici, farmacologici e di stile di vita). Tuttavia, è importante precisare che l’efficacia degli oppioidi nel dolore neuropatico è limitata rispetto ad altre condizioni di dolore e che il loro uso comporta rischi significativi, come tolleranza, dipendenza ed effetti collaterali. Pertanto, qualora si renda necessario ricorrere a questa opzione, il trattamento dovrebbe essere somministrato sotto stretta supervisione medica, per periodi brevi e con un attento monitoraggio, al fine di minimizzare i rischi e garantire la sicurezza del paziente.
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Importanza della Gestione Emotiva e dello Stile di Vita nel Trattamento

È essenziale comprendere che, nel caso del dolore neuropatico da ansia e/o stress, gli interventi di gestione dello stress e delle emozioni sono spesso più efficaci e duraturi rispetto all’approccio farmacologico, che dovrebbe essere considerato solo per gestire sintomi particolarmente intensi o resistenti.

Terapia del dolore neuropatico da ansia e/o stress: un esempio di vita quotidiana

Immaginiamo Anna, una professionista di 45 anni che vive un periodo di forte stress lavorativo e familiare. Negli ultimi mesi, ha iniziato a sperimentare un dolore bruciante e formicolio alle mani e ai piedi, sintomi che i medici le hanno spiegato come dolore neuropatico da stress. Anna nota che questi sintomi peggiorano quando è più ansiosa o dorme male.

Decide di adottare un approccio olistico per affrontare il problema. Inizia un percorso di terapia cognitivo-comportamentale (CBT), dove impara a gestire meglio lo stress, lavorando su pensieri negativi che contribuiscono alla sua ansia. Integra anche pratiche di mindfulness e tecniche di respirazione per calmare la mente e ridurre la tensione fisica.

Nel frattempo, Anna come parte del trattamento psicoterapico e su indicazione del terapeuta CBT apporta modifiche al suo stile di vita: dedica mezz’ora al giorno a camminare e a fare stretching, implementa degli esercizi a corpo libero, riduce l’assunzione di caffeina e si concentra su un’alimentazione più bilanciata, ricca di verdure e vitamine essenziali (affiancata da un protocollo di integrazione alimentare per ottimizzare la nutrizione e ridurre l’infiammazione). Inoltre, stabilisce una routine serale per migliorare la qualità del sonno, spegnendo dispositivi elettronici e dedicandosi alla lettura.

In poco tempo, Anna nota che il dolore si attenua e che le sue energie e il suo umore sono migliorati. Questo percorso di cambiamento, focalizzato sia sulla gestione emotiva che sullo stile di vita, le permette di gestire la condizione in modo più efficace, senza ricorrere a farmaci costanti, e di prevenire episodi futuri di dolore.

Conclusione

Il dolore neuropatico da stress rappresenta una condizione complessa e debilitante che richiede un approccio integrato e mirato. Investire nella gestione delle emozioni, nella riduzione dello stress e nel miglioramento dello stile di vita si rivela cruciale per il trattamento e la prevenzione di questa forma di dolore. Con un intervento adeguato, è possibile migliorare significativamente la qualità della vita e ridurre l’incidenza di episodi dolorosi, aiutando i pazienti a trovare una gestione efficace della condizione.

Dott. Alberto Cocco

Psicologo e psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Responsabile servizi clinici Studio Sofisma

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ALTRE RISORSE SITOGRAFICHE

www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0755498224000101

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