Domande frequenti su attacchi di panico e crisi di ansia
Chi è in preda ad una forte crisi di ansia, spesso finisce col preoccuparsi delle possibili conseguenze dell’ansia stessa.
Crede di non riuscire a controllarla e che possa portare a gravi conseguenze fisiche o mentali.
L’ansia è perciò avvertita come una minaccia e scatena quindi a sua volta una risposta di ulteriore ansia, dando luogo ad un circolo vizioso.
Questo articolo vuole far chiarezza e dare risposta a tre domande che spesso chi soffre di panico o crisi d’ansia si pone.
Le domande più frequenti a cui rispondo in fase di colloquio clinico sono:
- Potrei morire d’ansia?
- Sto impazzendo?
- Potrei svenire?
Ebbene sì, per molti di noi l’ansia assomiglia ad un terribile mostro, capace di chiudere lo stomaco, opprime il petto, far sudare freddo o togliere il fiato.
MA L’ANSIA COS’È?
La parola ansia, deriva dal verbo latino angere (soffocare, stringere, tormentare).
L’ansia é un’emozione NORMALE che tutti proviamo.
Può manifestarsi attraverso sintomi fisici, psichici o manifestazioni psicosomatiche.
I sintomi fisici sono tachicardia, stanchezza, debolezza, “energie azzerate”, sensazione di mancanza del respiro, tremori, nausea, nodo alla gola o bocca asciutta e vampate di calore.
I sintomi “psichici” sono caratterizzati da pensieri negativi, irritabilità, irrequietezza o problemi di concentrazione.
Le manifestazioni psicosomatiche sono svariate e includono ad esempio cefalea, sintomi gastrointestinali o eczema.
L’ansia si sviluppa a partire dalla percezione di una minaccia che compromette la tua felicità ed il tuo benessere.
ANSIA = PROTEZIONE
L’ansia diventa disfunzionale quando comincia ad essere invalidante per la persona in termini di pensieri, sintomi fisici o comportamenti.
Alla luce di quanto detto, l’ansia non rappresenta un qualcosa da combattere ed eliminare a prescindere ma un’importante risorsa che devi imparare a gestire e controllare.
È una risorsa senza la quale l’uomo non avrebbe potuto continuare ad esistere ed evolversi.
Risponderò adesso ai più comuni interrogativi che si pongono le persone che hanno vissuti di panico o crisi di ansia.
LE 3 DOMANDE PIÙ FREQUENTI: LA RISPOSTA
La prima domanda è POTREI MORIRE DI ANSIA?
La risposta è NO, è molto difficile morire di sola ansia!
Sicuramente chi fa esperienza di un forte attacco d’ansia sperimenta e vive il momento come estremo.
La convinzione di essere sul punto di morte è collegata ai sintomi connessi al panico o alla crisi d’ansia e quindi al senso di svenimento, alla sudorazione incontrollata, ai tremori o alle palpitazioni.
Questi sintomi spesso spingono la persona che ne fa esperienza a recarsi al Pronto Soccorso proprio perché scatta la paura di essere in punto di morte o di stare per avere un infarto per poi capire invece che è stato un falso allarme, che si trattava di altro.
La seconda domanda è STO IMPAZZENDO?
La risposta è NO.
Di attacco di panico e crisi di ansia non si diventa pazzi, ma per evitare che il problema si cronicizzi sarebbe opportuno nel più breve tempo possibile e per non far sì che si strutturino delle trappole mentali, cercare aiuto da uno specialista affinché la sofferenza portata dall’ansia non perduri e che il problema non si strutturi ulteriormente.
Vivere un forte stato ansioso purtroppo può portare a perdere il controllo di sé stessi, creando in noi la sensazione di non saper gestire e controllare reazioni, comportamenti, stati emotivi e per questo motivo la paura di impazzire diviene diretta conseguenza di panico e ansia.
La terza domanda è POTREI SVENIRE?
La risposta è NO.
Durante un attacco di panico o crisi di ansia, la pressione sanguigna tende a salire, pertanto è impossibile svenire.
Devi sapere che ogni qualvolta si presenta un attacco di panico o una crisi di ansia, si prova spesso la paura di poter svenire.
Questo perché si avvertono una serie di sensazioni fisiche come il giramento di testa ed il senso di sbandamento che fanno temere che questi sintomi siano indice di essere sul punto di svenire.
Si sviene perché si ha un calo di della pressione sanguigna mentre durante un attacco di panico o crisi d’ansia, la pressione sanguigna tende a salire.
Pertanto, è comprensibile come le due situazioni siano diametralmente opposte.
Per riassumere quindi abbiamo visto che durante una crisi di ansia o un attacco di panico NON POTRAI MORIRE, NON STAI DIVENTANDO PAZZO E NON POTRAI SVENIRE.
La presa di consapevolezza di queste caratteristiche dell’ansia è il primo passo di un percorso che porti alla loro gestione.
Tuttavia, quando il problema supera un certo livello di disagio e difficoltà arrecati alla persona, l’aiuto di un professionista esperto in materia risulta necessario.
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