Ansia e sintomi al cuore: tutto quello che devi sapere
L’ansia è una reazione naturale di corpo e mente, ma quando questa sensazione diventa eccessiva e persistente, può avere un impatto significativo sulla salute fisica e mentale di un individuo. Uno degli aspetti dell’ansia che più preoccupa i pazienti è la sua associazione con sintomi al cuore, che spesso possono essere fraintesi o ignorati a causa della somiglianza con segni di problemi cardiaci veri e propri.
In questo articolo, esploreremo gli intricati legami tra ansia e sintomi al cuore, prendendo in considerazione la letteratura scientifica dell’ambito per comprendere meglio questa complessa relazione.
I Fondamenti dell’Ansia
L’ansia è una risposta di corpo e mente alle minacce che arrivano dall’ambiente, una sensazione di preoccupazione o paura che può variare in intensità. Mentre l’ansia in sé non è dannosa, l’ansia cronica o eccessiva può portare a una serie di sintomi fisici e mentali. Gli esperti concordano sul fatto che l’ansia sia una reazione complessa che coinvolge sia fattori genetici che ambientali, ma la comprensione dei meccanismi precisi è ancora un’area attiva di ricerca in psicologia e neuroscienze.
Legame tra ansia e sintomi al cuore
Uno dei motivi principali di preoccupazione per chi soffre di ansia è la percezione di sintomi al cuore. Questi sintomi possono variare da palpitazioni e dolori al petto a sensazioni di oppressione. La somiglianza tra alcuni sintomi cardiaci e quelli associati all’ansia può creare confusione sia per i pazienti che per i medici.
L’ansia attiva la risposta “attacco – fuga” del corpo come parte del sistema nervoso autonomo (SNA). Quando ci si sente inquieti riguardo a una situazione, il sistema nervoso autonomo entra in azione, aumentando il battito cardiaco.
Sempre più prove suggeriscono un legame tra ansia cronica e disfunzionale con malattie cardiache. In particolare, le persone affette da disturbo d’ansia generalizzato (GAD) sembrano avere un rischio più elevato di infarti e altri eventi cardiaci. Questo rischio è però più accentuato nelle persone già affette da malattie cardiache, e aumenta proporzionalmente all’intensità e alla frequenza dei sintomi di ansia (https://www.health.harvard.edu/heart-health/calm-your-anxious-heart).
Esistono diverse teorie sul modo in cui un’ansia cronica e il conseguente stress cronico possono impattare il sistema cardiovascolare. I disturbi d’ansia possono alterare la risposta del corpo allo stress, una combinazione complessa di reazioni ormonali e fisiologiche che in natura aiuta gli animali e nel passato anche l’uomo a fronteggiare una minaccia reale che arriva dall’ambiente, ma che al giorno d’oggi si manifesta come ansia e sintomi al cuore.
L’ansia entra in gioco attivando il sistema nervoso autonomo (SNA) del nostro corpo, un sistema intricato che controlla diverse funzioni vitali, inclusa la respirazione, la digestione e la frequenza cardiaca.
Quando ci troviamo di fronte a situazioni che ci provocano ansia, il sistema nervoso autonomo reagisce innescando la cosiddetta risposta di “attacco – fuga” e l’attivazione di elevate risposte di stress.
Per questo motivo le persone con disturbi d’ansia possono sperimentare fluttuazioni inadeguate delle funzioni cardiovascolari che possono causare ipertensione, disturbi del ritmo cardiaco o persino infarti.
Ad esempio, una risposta allo stress disfunzionale può favorire:
- l’infiammazione, danneggiando le pareti delle arterie e creando un ambiente favorevole all’accumulo di placca coronarica.
Inoltre, le persone ansiose tendono ad avere:
- bassi livelli di acidi grassi omega-3, e questa carenza potrebbe essere associata a un maggior rischio di malattie cardiache.
Infine, l’ansia e la depressione sembrano:
- aumentare l’adesività delle piastrine nel sangue, aumentando così il rischio di coagulazione.
Questo legame tra ansia e salute cardiaca funziona anche nella direzione opposta. La diagnosi di problemi cardiaci può aumentare l’ansia di fondo di una persona, mentre le persone già ansiose potrebbero adottare comportamenti poco salutari, come il fumo o l’eccessivo consumo alimentare, aumentando così il loro rischio cardiaco.
Sebbene ci sia ancora molto da apprendere su come l’ansia influisca sul cuore, i suoi effetti dannosi, insieme alla risposta allo stress disfunzionale, non possono essere trascurati e meritano attenzione e gestione adeguata.
Quali sono i sintomi delle palpitazioni cardiache e dell’ansia?
Le palpitazioni cardiache sono uno specifico sintomo che spesso le persone che soffrono d’ansia percepiscono e interpretano in modo negativo. Queste si manifestano come un battito irregolare, accelerato o che a tratti sembra saltare. Quando si avvertono le palpitazioni, si può percepire il proprio cuore battere nel petto, nel collo o nella gola.
Sebbene le palpitazioni cardiache possano essere allarmanti, nella maggior parte dei casi non sono pericolose e tendono a scomparire dopo che la situazione che causa l’ansia è passata. Solo in rari casi, le palpitazioni cardiache possono essere segno di un problema di salute grave, come un’aritmia (ritmo cardiaco anormale – vedi l’articolo dedicato al rapporto tra aritmie e ansia). Le palpitazioni cardiache possono essere la causa dell’ansia anziché essere una conseguenza di essa, e possono assumere le seguenti forme:
- “Svolazzamento”: alcune persone avvertono una sensazione di sbattimento o di battito irregolare nel petto.
- Battito cardiaco irregolare: potresti percepire il cuore saltare un battito o battere in modo irregolare. Potresti avvertire accelerazioni e decelerazioni nella frequenza cardiaca. A volte, potresti addirittura sentire che il cuore sembra fermarsi per un secondo o due.
- Martellamento: il cuore potrebbe pulsare con forza o in modo molto accentuato. Alcune persone riportano di avvertire il battito cardiaco nelle orecchie.
Oltre alle palpitazioni cardiache, potremmo sperimentare altri sintomi come:
- stanchezza,
- problemi gastrointestinali come dolori allo stomaco e diarrea,
- respirazione affannosa,
- sudorazione,
- tensione muscolare, incluso il tremore.
Tutti sintomi associati anche allo stress cronico che in questo ambito è un concetto chiave.
Per quanto riguarda ansia e sintomi al cuore è importante ricordare che le palpitazioni cardiache causate dall’ansia solitamente scompaiono nel giro di pochi minuti, manifestandosi improvvisamente e cessando altrettanto rapidamente. Tuttavia, se le palpitazioni cardiache persistono nel tempo o si verificano frequentemente, potrebbero non essere direttamente legate all’ansia. Se hai dubbi sulle tue palpitazioni cardiache o se queste sono accompagnate da altri sintomi preoccupanti come dolore al petto, difficoltà respiratorie o vertigini, è fondamentale consultare un medico per una valutazione accurata. Questo è particolarmente importante poiché i disturbi d’ansia, che colpiscono quasi 1 persona su 5 in un certo momento della loro vita, possono essere facilmente confusi con altri disturbi cardiaci o condizioni mediche.
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Gestione dell’Ansia e dei Sintomi al Cuore ad essa Associati
L’esperienza clinica sviluppata negli anni ha riportato come evidente che la gestione dell’ansia è essenziale per alleviare i sintomi cardiaci percepiti. Un approccio olistico che comprende terapie come la terapia cognitivo comportamentale, l’esercizio fisico regolare e la meditazione può aiutare a ridurre l’ansia e migliorare la salute del cuore.
Interventi terapeutici
Farmacoterapia: Molte persone trovano sollievo attraverso l’uso di farmaci antidepressivi, tra cui gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) come fluoxetina (Prozac) e sertralina (Zoloft). Il tuo medico potrebbe proporti farmaci specifici per affrontare l’ansia legata a situazioni particolari, come andare in aereo o parlare in pubblico. Tra questi potrebbero esserci le benzodiazepine, quali l’alprazolam (Xanax®) e il diazepam (Valium®). Tuttavia, è importante notare che le benzodiazepine (ansiolitici) possono creare forte dipendenza e notevoli effetti collaterali e quindi dovrebbero essere usate solo occasionalmente e mai in modo continuativo.
Psicoterapia: la terapia cognitivo-comportamentale si dimostra efficace nel riconoscere e gestire i tuoi schemi di pensiero disfunzionali che collegano ansia e sintomi al cuore. Inoltre, l’approccio dell’esposizione graduale mira a creare una reazione positiva alle tue paure, contribuendo così ad alleviare l’ansia. Questi metodi combinati possono essere preziosi nell’affrontare l’ansia e migliorare la qualità della tua vita.
Biofeedback, miglioramento dello stile di vita e meditazione: insieme ad altre tecniche, possono svolgere un ruolo significativo nel tuo percorso verso una riduzione dell’ansia disfunzionale.
Ansia e Sintomi al Cuore: L’Efficacia della Terapia Cognitivo-Comportamentale
L’approccio per il trattamento dell’ansia più indicato è quello raccomandato dalle linee guida NICE, il quale enfatizza l’importanza delle terapie basate sull’evidenza, tra cui la terapia cognitivo-comportamentale (TCC).
La terapia cognitivo comportamentale si è dimostrata particolarmente efficace nel trattamento dei disturbi d’ansia, aiutando i pazienti a identificare e modificare i modelli di pensiero negativi e adottare strategie di coping più sane. L’obiettivo della TCC è aiutare i pazienti a comprendere meglio la relazione tra i loro sintomi cardiaci percepiti e l’ansia, fornendo loro strumenti per gestire entrambi in modo efficace.
L’intervento psicoterapico non solo fornisce un sollievo dai sintomi, ma può anche migliorare la qualità della vita e prevenire recidive di ansia e sintomi al cuore. Gli specialisti di Terapia Cognitivo Comportamentale in Studio Sofisma lavorano in collaborazione con i pazienti per sviluppare strategie personalizzate per affrontare l’ansia e i sintomi cardiaci percepiti. Questo approccio centrato sul paziente aiuta a identificare le cause sottostanti dell’ansia e a sviluppare un piano di trattamento mirato.
Conclusioni
In conclusione, l’ansia e i sintomi cardiaci sono spesso strettamente interconnessi nel vissuto di molti pazienti e la comprensione di questa relazione complessa è fondamentale per una diagnosi accurata e un trattamento efficace. Le ricerche scientifiche recenti hanno contribuito significativamente alla comprensione di questa connessione, sottolineando l’importanza di considerare l’ansia come causa potenziale dei sintomi cardiaci percepiti. Con un approccio terapeutico mirato e una maggiore consapevolezza dei pazienti, è possibile alleviare l’ansia associata ai sintomi al cuore e migliorare di conseguenza ita per coloro che soffrono di questi disturbi.
Seguendo le linee guida del NICE e sottoponendosi a terapie psicoterapiche basate sull’evidenza, i pazienti possono affrontare in modo efficace l’ansia e i sintomi cardiaci percepiti. Questo approccio integrato non solo allevia i sintomi, ma aiuta anche a migliorare la salute mentale complessiva, riducendo l’impatto dell’ansia sulla salute cardiaca. Con l’accesso a interventi terapeutici appropriati e la comprensione accurata dei sintomi, i pazienti possono vivere una vita più sana e appagante, superando l’ansia e ritrovando il loro benessere
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI E SITOGRAFIA
Alijaniha F, Noorbala A, Afsharypuor S, Naseri M, et al. Relationship Between Palpitation and Mental Health (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4884607/). Iran Red Crescent Med J. 2016 Mar;18(3):e22615. Accessed 9/9/2021.
U.S. Department of Health & Human Services. Office on Women’s Health. Anxiety disorders (https://www.womenshealth.gov/mental-health/mental-health-conditions/anxiety-disorders). Accessed 9/9/2021.
Wexler RK, Pleister A, Rahman SV. Palpitations: Evaluation in the Primary Care Setting (https://www.aafp.org/afp/2017/1215/p784.html). Am Fam Physician. 2017 Dec 15;96(12):784-789. Accessed 9/9/2021.
SITOGRAFIA
https://www.health.harvard.edu/heart-health/calm-your-anxious-heart
https://www.nice.org.uk/guidance/cg113/chapter/Recommendations
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Dott. Alberto Cocco
PSICOLOGO E PSICOTERAPEUTA
COGNITIVO COMPORTAMENTALE
RESPONSABILE SERVIZI STUDIO SOFISMA